Sostegni Ter per il settore moda

da | Feb 14, 2022 | Agevolazioni

Il Decreto SOSTEGNI TER ha introdotto alcune novità interessanti per i commercianti della moda. Vediamole di seguito:

Credito d’imposta sulle rimanenze di magazzino

Innanzitutto ha esteso il credito d’imposta sulle rimanenze di magazzino del 30%.

Chi?

Rientrano nei settori agevolabili le attività economiche corrispondenti ai codici Ateco 2007 elencati (rileva il codice comunicato all’Agenzia delle entrate con il modello AA7/AA9)

47.51 – Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati

  • 47.51.10 Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa
  • 47.51.20 Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria

47.71 – Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati

  • 47.71.10 Commercio al dettaglio di confezioni per adulti
  • 47.71.20 Commercio al dettaglio di confezioni per bambini e neonati
  • 47.71.30 Commercio al dettaglio di biancheria personale, maglieria, camicie
  • 47.71.40 Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle
  • 47.71.50 Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte

47.72 – Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati

  • 47.72.10 Commercio al dettaglio di calzature e accessori
  • 47.72.20 Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio

Come si accede?

Si deve comunicare all’Agenzia delle Entrate l’incremento del valore delle rimanenze finali di magazzino del 2021 rispetto alla media del triennio precedente (2018-2019-2020), utilizzando il modello “Comunicazione dell’incremento del valore delle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori” per via elettronica tramite i canali telematici dell’Agenzia. Una volta trasmessa la comunicazione,  entro 5 giorni si potrà scaricare una ricevuta che attesta la presa in carico oppure lo scarto.

Importante: Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti occorre una certificazione delle consistenze di magazzino rilasciata da un revisore legale o da una società di revisione. Per i soggetti con bilancio certificato, invece, i controlli sono svolti sulla base dei bilanci.

Quando?

La comunicazione va inviata dal 10 maggio 2022 al 10 giugno 2022, con riferimento al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021.

Quanto?

L’Agenzia delle Entrate determina la quota percentuale dei crediti effettivamente fruibili, in rapporto alle risorse disponibili.

Come si usa il credito?

Il credito d’imposta va utilizzato esclusivamente in compensazione tramite il modello F24 con il codice tributo 6953 anno di riferimento 2021, entro il 31 dicembre 2022 per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare;

Contributi a fondo perduto

Il Decreto ha, inoltre, istituito il Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio particolarmente danneggiate dal Covid-19 e riconoscendo un contributo a fondo perduto.

Chi?

Interessa le attività identificate dai codici ATECO 47.5, 47.71 e 47.72, che possiedono i seguenti requisiti:

  • ricavi 2019 non superiori a 2 milioni di euro
  • riduzione del fatturato 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019
  • sede legale od operativa nel territorio dello Stato e regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
  • non in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive .

Quanto?

Il contributo viene calcolato moltiplicando la differenza tra la media mensile dei ricavi 2021 e quella del 2019 al:

  • 60% per chi ha avuto un fatturato 2019 fino a 400 mila euro;
  • 50% per coloro con fatturato 2019 tra i 400 mila  e 1 milione di euro;
  • 40% per chi ha registrato nel 2019 un fatturato tra 1 milione e 2 milioni di euro.

In caso di insufficienza delle risorse stanziate, si provvederà ad una riparametrazione proporzionale dei contributi spettanti.

Come?

Per sapere come presentare domanda si deve attendere un Decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico contenente modalità operative.

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