Mi rendo conto che il tema della gestione fiscale è uno dei più sentiti per chi lavora in proprio, essendo spesso fonte di stress e preoccupazioni.
In questo articolo proviamo a darti un paio di consigli per non farti sorprendere dalle tasse.
Innanzitutto devo fare una piccola premessa su come funzionano le tasse in Italia (ovvero sul meccanismo dei saldi ed acconti):
Lo Stato non si limita a chiedere le imposte sul reddito dell’anno (saldo) ma chiede un anticipo su quelle dell’anno successivo (acconto), pari al 100% del saldo dovuto. Il Fisco quindi, oltre alle imposte su quanto effettivamente percepito, presume che l’anno successivo si avrà il medesimo reddito e chiede di pagare le tasse in anticipo.
Questo sistema è particolarmente penalizzante il primo anno di attività.
Perché? Provo a fare un esempio:
Se hai iniziato la tua attività nel 2021, nel corso di quest’anno non hai pagato nulla (il che ti ha fatto pensare con enorme gioia alla tua situazione di autonomo). La tua prima dichiarazione dei redditi verrà fatta a giugno 2022. A questo punto arrivano le sorprese. Nel 2022 pagherai doppio: sarai tenuto a versare le imposte su quanto guadagnato nel 2021 e un acconto (pari al 100%) sul reddito del 2022. Dal 2023 l’acconto versato andrà a sottrarsi al saldo dovuto. Se il tuo reddito rimarrà pressoché costante, le imposte si stabilizzeranno. Se invece svolgi un’attività con redditi che non sono costanti da un anno all’altro, la questione acconto/saldo continuerà a rendere il calcolo del dovuto (e la gestione delle tasse) più complicato.
Che fare?
Un paio di consigli pratici:
TIENI SOTTO CONTROLLO IL TUO BILANCIO
Nel mese di novembre è importante fare una prima valutazione di come chiuderà il bilancio 2021. Perché?
- Hai ancora a disposizione un paio di mesi per poter mettere in atto alcune correzioni ed investimenti
- Puoi farti un’idea delle imposte che andrai a pagare il prossimo anno (e quindi iniziare ad accantonare il necessario, se non lo hai ancora fatto)
- Hai ancora tempo per rivedere il budget 2023 in base alle valutazioni sul consuntivo dell’anno
Per farlo chiedi aiuto al tuo commercialista, ma utilizza anche programmi di facile gestione come Fatture in Cloud o simili, che ti danno una visione d’insieme delle entrate ed uscite, in modo da non avere sorprese all’ultimo minuto.
VALUTA L’ACCONTO DI NOVEMBRE ANTICIPANDO IL CALCOLO DELLE IMPOSTE
Come ho scritto nella premessa, l’acconto viene normalmente calcolato sulla base di quanto guadagnato nell’anno precedente (per cui gli acconti 2021 si basano sul reddito 2020). Il 50% dell’acconto si paga a fine giugno insieme al saldo, mentre il restante 50% a fine novembre.
Il calcolo dell’acconto dovuto, tuttavia, può essere rivisto in base alla previsione del reddito.
A questo punto dell’anno dovresti avere già idea di quale sarà il tuo reddito 2021. Se ritieni che si discosterà molto rispetto a quello dell’anno precedente, informa il tuo commercialista e chiedigli il ricalcolo dell’acconto. Non solo se pensi di dover versare di meno, ma anche se credi di dover versare di più, altrimenti a giugno dell’anno prossimo potresti trovarti in difficoltà.
Se invece ritieni che il 2021 si manterrà, in termini di reddito, in linea con quello del 2020, paga gli acconti così come sono.
Ovviamente chiedere il ricalcolo al tuo consulente è per lui un lavoro aggiuntivo, che ti fatturerà e dovrai pagargli. Valuta quindi bene costo-beneficio.
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