“Non mi ricordo cosa devo fare quando ricevo una fattura con la ritenuta d’acconto, ce lo rispiegate?” Quanto volte ce lo sentiamo chiedere! In effetti non è così immediato.
Proviamo a fare ordine e riassumere in modo semplice come funziona questa ritenuta e quali adempimenti comporta per chi riceve una fattura che la contiene.
Premetto che se sei titolare di partita Iva (i privati non sono interessati a questo discorso) i due casi più comuni (non tutti!) in cui potrai trovarti a dover fare i conti con la ritenuta sono:
- quando ricevi una fattura da un libero professionista (il commercialista, l’avvocato, l’architetto, il consulente ecc …)
- quando ti avvali di una prestazione occasionale
La ritenuta d’acconto è in sostanza una trattenuta, un’anticipazione delle tasse, dovute allo stato dai tuoi fornitori e che tu, che ricevi la fattura, dovrai versare all’Erario per loro, in qualità di sostituto d’imposta.
Faccio un esempio numerico: io, libera professionista, emetto una fattura di 100 su cui applico una ritenuta del 20%. Pertanto tu che sei mio cliente e ricevi la fattura, pagherai a me 80 e verserai all’Erario 20, quale anticipo delle mie future tasse.
Quindi, da un punto di vista operativo, che cosa devi fare se ricevi una fattura che contiene la ritenuta d’acconto?
1 – Innanzitutto pagare al tuo fornitore il totale netto (nell’esempio 80)
2 – Versare la ritenuta con modello F24 entro il 16 del mese successivo al giorno in cui hai pagato il fornitore, indicando nella sezione Erario il codice tributo 1040, il mese e l’anno.
Riprendendo il nostro esempio numerico ed ipotizzando che mi paghi oggi 25 ottobre 20211, dovrai versare la ritenuta entro il 16 novembre, compilando il modello F24 nella sezione Erario con codice tributo 1040, mese di riferimento 10(ottobre), anno 2021, importo a debito 20,00.
Qui il link alle istruzioni dell’ Agenzia delle Entrate.
3 – Entro il 28 febbraio dell’anno successivo certificare ai tuoi fornitori le ritenute d’acconto che hai versato per loro nel corso dell’anno (in modo che possano scomputarle dal totale delle imposte dovute)
4 – Entro il 7 marzo dell’anno successivo trasmettere i dati delle certificazioni al fisco attraverso il Modello Certificazione Unica
5 – Entro il 31 ottobre dell’anno successivo trasmettere il Modello 770.
Per quanto riguarda i punti 3, 4 e 5, non ti preoccupare, sarà il tuo commercialista ad aiutarti negli adempimenti, tu devi invece occuparti dei punti 1 e 2 … ovvero paga il professionista e versa la ritenuta!
Lo so … può sembrare un meccanismo un po’ complicato, ma è solo questione di prenderci l’abitudine … da un punto di vista pratico puoi organizzarti ad esempio in questi modi:
- alcuni preferiscono fare il pagamento della fattura e della ritenuta contestualmente, ovvero dalla banca online pagano il fornitore con un bonifico e subito versano la ritenuta con il modello F24;
- altri, invece, quando fanno il pagamento al fornitore, annotano le ritenute relative alle fatture pagate in quel determinato mese e, prima del 16 del mese successivo, versano con un F24 unico tutte le ritenute dovute, facendo la somma (anche se si riferiscono a fornitori diversi)
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