Una domanda comune a molti freelance: regime forfettario 2020, quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Per dire quali sono vantaggi e svantaggi del regime forfettario 2020, si potrebbe fare riferimento alla normativa, oppure fare un post molto tecnico ma noi vogliamo usare un linguaggio semplice e terra terra. Per approfondimenti puoi iscriverti alla newsletter di B-Garage e scaricare gratuitamente il modulo in cui ne parliamo in dettaglio.
La domanda di oggi ce la fa Antonella Sperandio, consulente Etsy e Pinterest, che ci ha ospitato anche nel suo podcast per un’intervista. Ecco cosa ci ha chiesto:
“Ho una partita IVA in regime forfettario e periodicamente mi domando se sia effettivamente vantaggioso. Potreste elencarmi i pro e i contro?
Passiamo dunque alla risposta con un elenco per punti di 5 vantaggi e svantaggi
5 Vantaggi del regime forfettario 2020
Parti snello
Quando si apre partita IVA si fa sempre un po’ un salto nel vuoto, sia emotivo che professionale. Da quel momento in poi sei sol* con il tuo lavoro e questo ti dà un grande senso di libertà ma anche di smarrimento. Il tuo lavoro lo sai fare bene e ti sei preparat* per presentarlo al mondo, ma poi intervengono altri fattori. Fisco, mercato, tempo che non basta mai. Partire con un regime fiscale che ti impegna economicamente al minimo e che ti obbliga a seguire poche regole può aiutarti ad alleggerire il peso dell’essere freelance, almeno ai blocchi di partenza.
Hai meno incombenze amministrative
Tralasciando i dettagli troppo tecnici, che potrai approfondire nel modulo che trovi su b-easy, un vantaggio sicuramente importante è quello di avere poche incombenze amministrative. Non hai l’obbligo di fatturazione elettronica, nè di registrare le fatture di acquisto. Altra semplificazione, non applichi e non subisci le ritenute d’acconto. Questo significa che non dovrai ricordarti di versare le imposte ai tuoi fornitori. Per te niente esterometro o dichiarazioni IVA. Quasi facile come andare in bicicletta.
Bassi costi di gestione
Il commercialista ti costa meno! Infatti sono nate negli ultimi anni, molte formule dedicate proprio a chi è in regime forfettario. Il costo annuale per la gestione di una partita iva può variare dai 300€ agli 800€ l’anno, in media. Il nostro consiglio è di non fare del prezzo l’unico fattore di valutazione nella scelta del commercialista. Oltre al commercialista, puoi accedere a prezzi vantaggiosi anche per altri servizi, come ad esempio software di fatturazione, offerte per postazioni nei coworking.
Non applichi l’IVA
Abbiamo detto appunto che il regime forfettario non prevede l’applicazione dell’IVA in fattura. Questo ti esclude anche dagli obblighi fiscali connessi, di liquidazione e dichiarazione IVA. Inoltre, il prezzo che presenterai ai tuoi clienti privati e forfettari sarà più vantaggioso proprio perchè il prezzo finale sarà iva esclusa. Questo fattore è competitivo soprattutto per i clienti privati o che come te, sono nel forfettario, diversamente dai clienti in regime ordinario che invece possono detrarre l’IVA.
Tassazione ai minimi termini
La tassazione prevista per le partite iva in regime forfettario va dal 5% (per i primi 5 anni di attività) al 15%, di fatto l’aliquota più bassa che esista al momento in Italia, per chi è titolare di partita IVA. Torniamo quindi al primo punto affrontato. Esporsi relativamente poco a livello economico può aiutare le nuove imprese a partire con il piede giusto.
5 svantaggi del regime forfettario 2020
Se hai tanti costi potrebbe non essere vantaggioso
I costi che puoi scaricare se sei nel regime forfettario, non sono i costi reali ( a parte i contributi previdenziali), bensì una percentuale del 22% calcolata sull’incassato dell’anno. Significa che se hai costi superiori a questa percentuali, sia legati al business che personali, come ad esempio le spese mediche, non potrai scaricarli. Alle volte, pagare più tasse ma scaricare tutti i costi ammessi, potrebbe essere più conveniente rispetto ad una tassazione agevolata. Se hai questo dubbio, puoi chiedere al tuo commercialista di analizzare insieme a te la tua situazione.
Il rischio è che diventi una giungla
Il fatto di avere degli obblighi fiscali e amministrativi, non è sempre negativo, anzi. Di fatto ti spinge a tenere tutto in ordine e quindi ad avere un maggior controllo sulla situazione. Essere esentati da (quasi) tutto si traduce, nella maggior parte dei casi, in un certo lassismo. Nonostante ci sia l’obbligo di conservare fatture di acquisto e vendita, pochi lo fanno. Non si adottano soluzioni tecnologiche perché tanto non c’è obbligo di fatturazione elettronica e noi sappiamo bene che il mondo è pieno di forfettari che sbagliano le fatture anche dopo anni di attività. Insomma, il rischio è di non prendere seriamente questa parte di lavoro, che prima o dopo si rivelerà fondamentale.
Non puoi detrarre l’iva sui tuoi acquisti
Così come non applichi l’iva, chiaramente, non puoi nemmeno detrarla. In questo caso il fatto di avere una partita iva non ti dà alcun vantaggio rispetto ai privati, su cui ricade completamente questa imposta.
Il fatto di non scaricare non incentiva gli investimenti
Nel punto 1 e 3 ci focalizziamo sugli acquisti. Questi ragionamenti non valgono soltanto per i costi vivi che servono per mandare avanti l’attività ma anche per gli investimenti. Quante volte hai desiderato cambiare il computer oppure dotarti di un furgone più attrezzato. Diciamoci la verità, sapendo che non scarichi niente, compri proprio solo se è indispensabile e questo può essere un grosso freno alla tua crescita. Fare investimenti per apportare migliorie, non soltanto ti permette di recuperare parte dei soldi spesi, ma ti dà la possibilità di aumentare il prezzo del tuo prodotto perchè di maggiore qualità, oppure di lavorare meglio recuperando tempo ed energie per il tuo tempo libero.
Non aumenti il fatturato per paura di pagare troppe tasse
Conosciamo tante persone che preferiscono rimanere sotto la soglia dei 65.000€ perché questa cifra, al netto di tasse e contributi, basta loro per vivere. Per questo motivo, anche quando si presenta la possibilità di prendere nuovi clienti o ampliare il business, di fatto preferiscono rinunciarvi. A noi però piace pensare che anche i forfettari siano dei veri imprenditori e chiudiamo con una domanda: hai mai pensato che la crescita del tuo business potrebbe offrire posti di lavoro alle altre persone e portare dei benefici concreti alla società?
Questi punti servono a farti capire meglio quali sono le tue possibilità. La scelta definitiva, va fatta sempre insieme al tuo commercialista.